Confraternita "della Madonna"

L'attuale Confraternita della Madonna Assunta, secondo la tradizione, fu fondata da S.Bernardino da Siena attorno al 1430 come Compagnia o Scola dei Disciplini o dei Battuti, nella chiesa appena costruita in onore di S. Maria e di S. Lorenzo.

La presenza dei Battuti a Morbegno è però già documentata nel 1416, come manifestazione dell'esigenza di rinnovamento spirituale che si andava diffondendo tra i laici, anche per impulso dei frati francescani e domenicani, molto attivi in Valtellina.

Dopo il Concilio di Trento la Confraternita, aperta anche alle donne, ricevette nel 1617 l'approvazione ufficiale del vescovo di Como, e continuò a vedersi riconosciute forme di autonomia concesse da privilegi pontifici.

Scopo della Confraternita era, secondo la mentalità del tempo, la “salvezza eterna” degli iscritti, ottenuta con l'impegno a mantenere una condotta di vita irreprensibile, ad accostarsi ai Sacramenti, a recitare l'Ufficio nei giorni di festa, a esercitare forme di solidarietà, a curare il decoro delle chiesa e delle funzioni religiose. Particolare attenzione è sempre stata riservata al suffragio per i defunti. Agli inizi dell'Ottocento, per evitare la soppressione, la Confraternita della Madonna si aggregò, come Sezione Bianca, a quella del SS. Sacramento di S. Pietro, aggiungendo la mantellina rossa sopra il tradizionale abito bianco dei Disciplini.

Con la graduale ripresa della propria autonomia, seppure mai riconosciuta con specifico atto formale, la Confraternita, ufficialmente definita “di Maria SS. Assunta”, ottenne nel 1922 dal Vicario Generale di Como l'approvazione di nuove Regole. Nel contempo, si era andata qualificando come espressione della classe contadina morbegnese.

Per quanto rigurada , invece, l'attività e l'impegno, si può ben dire che la Confraternita della Madonna di Morbegno continua a svolgere tutti i suoi compiti tradizionali, aggiungendo, inoltre, un rinnovato impegno in ambito parrocchiale e in campo culturale.

Si continua a cantare in latino, secondo le melodie tradizionali, l'ufficio divino (le Lodi) ogni domenica prima della Messa, o i Vespri prima delle Messe serali, e in questo senso la Confraternita si potrebbe addirittura definire anticipatrice delle “novità” del Vaticano II, col suo recupero per i laici della “liturgia delle ore” (e cioè l'Ufficio divino).

La Confraternita della Madonna Assunta, erede della spiritualità espressa dalle forme associative laicali che hanno costituito un rilevante fenomeno a livello europeo, è un patrimonio ancora vivo, dalle caratteristiche che si possono così sintetizzare:

- come associazione favorisce l'aggregazione, e quindi la formazione di una vera e propria comunità, all'interno della più ampia comunità parrocchiale, nella partecipazione alla liturgia; nella responsabilità della gestione; nelle attività pratiche di zione comunitaria alle più importanti cerimonie della Parrocchia.

- la spiritualità della confraternita mantiene vivi e testimonia, attraverso l'impegno concreto, alcuni valori irrinunciabili, come il fine trascendente della vita umana, il cammino comunitario verso questo fine, la permanenza del vincolo comunitario tra vivi e defunti, il senso del sacro che si esprime col decoro nelle azioni di culto e col canto (anche in latino), la devozione mariana, la liturgia e il culto comunitario non solo come impetrazione ma anche come ringraziamento, lode "gratuita", contemplazione.

L'auspicio è che questo patrimonio di fede venga riconosciuto, sostenuto dal clero e dalla comunità parrocchiale, interpretato e presentato nella forma più idonea, debitamente aggiornato, dove necessario, in modo che non vada disperso, a scapito dell'intera vita parrocchiale.

(Giulio Perotti )